I consigli di Febbraio

Siete in cerca di spunti letterari? Ecco  le 10 nuove recensioni di Febbraio! Anche questo mese a condividere i loro consigli di lettura sono state le nostre 3 socie Monica, Mariarosaria e Lauretana.

Buona lettura!


Oceano-un-libro-di-Francesco-Vidotto1.    Francesco Vidotto, OCEANO, Minerva Edizioni, 2014

…mi chiamo Oceano, sono boscaiolo e non ho mai visto il mare. Questa è la mia storia
Vidotto, laureato in economia e commercio, capisce ben presto che l’unica ricchezza irrinunciabile per lui è il tempo e si ritira a vivere in Cadore, tra le Dolomiti.
È alla sua porta che un giorno sente suonare. Un vecchio con rughe profondissime ai lati del naso e una bocca sdentata che muove ritmicamente gli dice: “Sono venuto qui per domandare se poteva aiutarmi a scrivere un libro, un libro sulle cose accadute perche non vengano dimenticate. Sulle cose accadute a me in questi novantotto anni”. (Monica)

 

betty-simenon2.    Georges Simenon, BETTY, Adelphi, 1992

Ho letto parecchio di Simenon, mi piace la sua scrittura precisa e mi piace come tratteggia, con parole semplici, le situazioni ed i personaggi.
Anche in questo libro la protagonista, Betty, viene descritta con maestria (da un autore uomo…). Una donna sulla cattiva strada, con una storia da raccontare, una famiglia borghese alle spalle e un mondo dorato che ha lasciato. Simenon con poche, efficaci pennellate, descrive magistralmente la situazione ed arriva ad un finale non banale e per niente scontato. (Monica)

 

arpa-erba_truman-capote3.    Truman Capote, L’ARPA D’ERBA, Garzanti Elefanti, 1951

Conoscevo Capote solo per il suo Colazione da Tiffany e, casualmente, ho letto da qualche parte che L’arpa d’erba è considerato da molti il suo capolavoro.
Collin, orfano di madre, viene affidato a due zitelle Verena e Dolly Talbo, che vivono in un piccolo paese nel sud degli States. Un giorno, nel bosco, Dolly gli dice: ”Senti? È l’arpa d’erba. Conosce la storia di tutta la gente della collina, e quando saremo morti, raccontera anche la nostra”. Magico. (Monica)

 

briganti-non-chiedermi-come-sei-nata4.    Annarita Briganti, NON CHIEDERMI COME SEI NATA, Cairo, 2014

Annarita Briganti è una giornalista e questo è il suo primo romanzo. Lo definisce cosi: “È la mia prima creatura, un romanzo d’amore e fecondazione scritto da una giornalista e quindi molto documentato.
Nel libro si tratta di relazioni sentimentali, di maternità, di ricerca della felicità.  La storia di Gioia può essere la storia di molte donne. Donne che intraprendono un cammino coraggioso. E che vogliono raccontarsi. Il libro, ambientato a Milano, è una istantanea del mondo dei trenta-quarantenni di oggi. Ma si parla anche di lavoro e di precariato.
Ho trovato questo libro molto attuale, per i temi trattati e per la sincerità, la chiarezza, la profondità della scrittura. È difficile combattere sospetti e pregiudizi e false morali. (Monica)

 

Lusignolo-kristin-hannah5.    Kristin Hannah, L’USIGNOLO, Mondadori, 2015

Una toccante descrizione di come la guerra riesca a far scaturire sia il peggio che il meglio delle persone. (Mariarosaria)

 

senza-ragione-apparente-verasani6.    Grazia Verasani, SENZA RAGIONE APPARENTE, Feltrinelli, 2015

Un tutt’uno, nello sviluppo del raccconto, la ricerca della comprensione del mistero delle passioni adolescenziali e lo svolgersi dell’indagine. (Mariarosaria)

 

gli_occhi_del_salar7.    Roberta Gallego, GLI OCCHI DEL SALAR, Tea Edizioni

Sin dal suo esordio letterario seguo Roberta Gallego e ho da subito pensato fosse in gamba, ma in questo libro ha superato se stessa. Una trama avvincente e terribile, analisi lucida, sapiente ed esauriente del bene e del male annidato all’interno dei personaggi. Molto, molto bello. (Mariarosaria)

 

l-invisibile-ovunque-wu-ming8.    Wu Ming, L’INVISIBILE OVUNQUE, Einaudi, 2015

Gli  autori analizzano da punti di vista diversi e particolari, come sempre nel loro modo di scrivere, la guerra. Essa non sfugge, comunque, alla loro totale accusa, accurata ed accorata: la guerra non insegna nulla; nessuno scopo, nessun fine viene intravisto in questa esperienza umana. (Mariarosaria)

 

cosa-resta-di-noi-simi9.    Giampaolo Simi, COSA RESTA DI NOI, Sellerio editore, 2015

Un noir intimo, psicologico, con tocchi delicati, non scontato e che sorprende. Ambientato in Versilia in un mare d’inverno. Una nevicata il giorno di San Valentino, una coppia apparentemente felice e innamorata ma in crisi perché da tre anni cerca di avere un figlio e una donna svanita nel nulla. I luoghi sono davvero evocativi e specchio degli stati d’animo dei protagonisti. Con ironia graffiante e amara la scrittura attenta tratteggia un’Italia ridicola, pone ritratti sfumati e grotteschi di certi personaggi al limite della caricatura.
C’è un botta e risposta da ricordare per sempre: “Anche a me sarebbe piaciuto fare lo scrittore” confida Edo a Guia una sera, la prima. “E invece? Cosa ti ha salvato la vita?” chiede lei a lui quella stessa sera. La prima. (Lauretana)

 

la-pista-di-campagna-carlotto10.    Massimo Carlotto, LA PISTA DI CAMPAGNA, Il Sole 24 Ore, 2015

Letto velocemente senza staccare gli occhi dalla prima all’ultima pagina. È un libro che si porta in borsa (78 pagine) e si gusta nei tempi dell’attesa, oppure in spiaggia. Un duro racconto poliziesco, snello e veloce che descrive il mondo dei trafficanti, dei poliziotti e tossicodipendenti con sano realismo e un sottofondo di cinismo. Avvincente e credibile: da leggere. (Lauretana)

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